30 September 2009

Si passa all'inglese!

Dopo aver pensato a lungo a questa cosa mi sono deciso: i futuri post saranno scritti interamente in inglese.

Vi sono, secondo me, diversi validi motivi ma principalmente penso che questo blog possa avere più seguito se scritto in inglese considerando che indendo costruire un plastico ambientato negli USA e di ispirazione americana.

Probabilmente molti dei miei lettori (ma ce ne sono?!?) non saranno felici di questo cambio e smetteranno di seguirmi. Pazienza. Spero di acquistarne altri e magari accontentare più lettori.

Quindi, da ora in poi... we speak english!

See you soon...

21 September 2009

Costruzione telaio, parte 13

Finalmente un po' di tempo per procedere alla costruzione. Ho continuato nel montaggio del telaio usando i montanti da scaffalature metalliche nella parte sulla parete di fondo.
Ho usato la stessa tecnica usata per la prima parte, soltanto un po' affinata dall'esperienza, e ho anche montato le carrucole di sollevamento a soffitto e le squadre pieghevoli per il sostegno del telaio quando sollevato, esattamente come per la parte sulla parete di destra.
Questa parte sulla parete di fondo si trova "davanti" alla porta di ingresso dal vano scale ma non crea un grosso ostacolo al passaggio. Infatti, anche se il tirante a 45° è parzialmente davanti alla porta, si riesce a passare piuttosto agevolmente.
Una volta messo a livello il tutto i due moduli combaciano in modo abbastanza preciso e penso che complessivamente il risultato sia più che accettabile.

Qualche foto aiuta a capire meglio il risultato fino a questo punto.


La parte di telaio sulla parete di fondo. Si vedono
i tiranti a 45° per il sostegno delle traverse in metallo
ed una delle due squadre pieghevoli fissata alla parete


Particolare della carrucola di sinistra


Vista d'insieme della guida di scorrimento,
della carrucola di destra, della squadra pieghevole
e dell'affiancamento delle due sezioni di telaio

Ho anche trovato un po' di tempo per giocherellare con il PowerCab e sono riuscito a riprogrammare una delle due SD40T-2 che non funzionava perché ancora programmata come parte di una multitrazione e così ho fatto un po' di pratica azionando due locomotive contemporaneamente. Ho anche provato a configurare una multitrazione e con il PowerCab è facile come bere un bicchier d'acqua. Notevole.
Devo ancora vedere perché non si accende il faro sulla locomotiva che non riuscivo a comandare, probabilmente le funzioni sono state modificate anch'esse come conseguenza della precedente configurazione in multitrazione.
Ancora qualche foto di queste due meraviglie della Intermountain







Ultimo ma non ultimo ho fatto qualche ripresa con una videocamera digitale mini-DV. Cercherò di acquisire il filmato, montarlo e postarlo quanto prima. Spero il risultato sia un po' meglio del primo video che ho fatto con il cellulare!

01 September 2009

Beyond version 2.0

Ultimamente sto rimuginando a come potrebbe essere il progetto (quasi) definitivo del mio primo plastico. Infatti, mi è capitato di leggere diversi articoli interessanti, sia on-line che su carta stampata, che mi hanno fatto pensare a diverse soluzioni.

Una delle principali fonti di ispirazione è il sito ed il blog di Byron Henderson. Inutile sottolineare la competenza e capacità di espressione di Byron che rende la lettura dei suoi articoli sempre un piacere. Mi hanno colpito in particolare alcuni articoli sul progetto del "suo" plastico, chiamato Oakland Harbor Belt, ed alcuni recenti progetti che ha sviluppato per suoi clienti.
Il punto è che ciò che Byron descrive è molto molto vicino a quello che mi piacerebbe realizzare: prototipo SP ambientato in California (in particolare la zona di Oakland e dintorni nella Baia di San Francisco); periodo tra gli anni '60 e gli inizi dei '90; plastico pensato e progettato per operazioni realistiche principalmente movimentazione di carri in zone industriali con grande varietà di categorie produttive; connessione o addirittura interazione diretta con porti marittimi e/o movimentazione carri via "acqua"; interazione diretta o quasi con le linee principali di SP/UP/ATSF/BNSF.
Tutto incredibilmente vicino a ciò che mi piace di più e che penso si possa adattare meglio al poco spazio che ho a disposizione, anche in scala N.

Altre due ambientazioni molto interessanti, sempre descritte da Byron, sono la Visalia Electric Railroad e la Santa Maria Valley Railroad. Queste sono due ferrovie "secondarie" del centro della California che servivano zone industriali/agricole e che sono altrettanto interessanti dal punto di vista modellistico perché posseggono altrettante caratteristiche interessanti (se vogliamo complementari al caso precedente) tra cui: connessione/intescambio con linee principali (tipicamente SP, ATSF, BNSF), paesaggio molto interessante, traffico "adatto" ad un piccolo plastico. Anche qui la bravura di Byron si mostra in alcuni progetti veramente molto interessanti.

Un'altra fonte intessante è un articolo (tra gli altri) pubblicato su Model Railroad Planning 2009 in cui si descrive un progetto basato su un prototipo canadese di una linea secondaria in Brithish Columbia: Dawson Creek Subdivision. Il punto interessante è che il plastico è costruito su un telaio ad "U" su due livelli sovrapposti collegati tra loro da un'elicoidale posta ad un estremo della "U". Esattamente come pensavo di fare anch'io! Ah, le dimensioni sono piuttosto simili alle mie, il tutto in scala N. Quasi una dimostrazione che ciò che pensavo di fare è davvero realizzabile.
Sull stesso numero di MRP ci sono poi almeno altri due o tre articoli veramente interessanti, sia in HO che in N, da cui prendere spunto per il progetto. Sicuramente questo MRP è stato un buon acquisto tanto che ho decisco di comprare anche gli arretrati del 2005, 2006, 2007 e 2008.

Detto questo, speriamo che da tante informazioni riesca a sintetizzare qualcosa di sensato ed... in tempi brevi.