28 February 2009

Il progetto, versione 2

Seguendo i suggerimenti molto utili presentati in questi due post (uno e due) e molti altri articoli su questo argomento (in parte presenti anche come riferimenti nei post stessi) ho provato a buttare giù una descrizione del progetto che vorrei realizzare.
Come si intuisce dal titolo si tratta della seconda versione del progetto. La prima, che ho già presentato in un post precedente, risulta evidentemente troppo sintetica, non dettagliata e prematura.

Visione del plastico

Il plastico che vorrei realizzare dovrebbe rappresentare un tratto di una linea secondaria che serve un distretto o area industriale e/o produttiva in una zona collinare della parte occidentale degli USA, collegata ad una linea principale con una giunzione o intersezione.
Il tipo di traffico è prevalentemente merci con qualche convoglio passeggeri che, per esempio, attraversa l'area rappresentata per raggiungere altre località.
Vorrei privilegiare l'operatività realistica del plastico piuttosto che l'attenzione estrema ai dettagli scenici e di paesaggio. Comuque questi ultimi dovrebbero mantenere un buon livello ed intonarsi con gli aspetti realistici dell'esercizio.

Prototipo

Il plastico dovrebbe rappresentare con un buon livello un prototipo reale. In questa fase del progetto non ho ancora individuato un preciso prototipo che voglio rappresentare e potrei rappresentare un prototipo immaginario ma molto realistico (quello che credo si definisca con prototype freelanced layout).
Anche la scelta del periodo temporale non è ancora ben definita se non che dovrebbe essere compresa tra la fine degli anni '70 ed i giorni nostri.

Opportunità e difficoltà
  • Spazio disponibile.
    Come ho descritto ampiamente in vari post precedenti il plastico sarà costruito in garage. Esso è pressoché a pianta rettangolare, ha una larghezza di circa 265cm, una profondità di 470cm ed un'altezza di 245cm.
    Anche con il plastico dovrà esser possibile parcheggiare l'auto in garage. Questo comporta una serie (notevole) di vincoli fisici che ho già descritto in precedenza e che si traducono in un telaio portante piuttosto complesso.
    Ne riassumo i punti principali:
    • telaio sollevabile a soffitto tramite sistema di cavi e carrucole di sollevamento e contollato nel movimento tramite guide con carrelli scorrevoli fissate a parete
    • squadre di sostegno fissate alle pareti, quando il telaio è alzato a soffitto, per non gravare il peso sui cavi di sollevamento
    • gambe fissate ai lati del telaio lungo le pareti per sostenerlo alla giusta altezza quando in posizione "d'uso", nella parte superiore della gambe sono fissati i cavi di sollevamento
    • gambe supplementari sui lati "interni" del telaio che vengono ripiegate sotto il telaio stesso quando sollevato a soffitto
    • altezza minima del telaio quando sollevato a soffitto di 180cm
    Ne deriva che lo spazio massimo teorico in altezza occupabile dal plastico è di 65cm che per precauzione devo ridurre a 50cm.
    Su una delle due pareti lunghe 265cm c'è l'entrata dell'auto con una saracinesca basculante che, quando aperta, riduce la profondità disponibile ad un massimo di 340cm, perchè quando il telaio è sollevato a soffitto la saracinesca deve potersi aprire normalmente.
    Sulla parete opposta sempre da 265cm c'è una porta di entrata dal vano scale del palazzo, larga 80cm ed alta 200cm. La porta è a circa 33cm dalla parete laterale sinistra guardando dall'entrata dell'auto.
    Su questa stessa parete, nell'angolo con il soffitto, ci sono due tubazioni che corrono per tutta la lunghezza del garage e riducono ulteriormente lo spazio disponibile di circa 23cm dal soffitto e 25cm dalla parete.
  • Fattori ambientali
    Il garage non è riscaldato ne condizionato. Le escursioni termiche, pur non essendo pari a quelle esterne, sono piuttosto elevate. Non ho stime precise ma si va dai 5 gradi quando fuori è gelato (-4/-5 gradi) ad almeno 30 gradi nei periodi più caldi dell'estate. In questo periodo si aggiunge anche il calore prodotto dall'auto appena "usata" che fa salire ulteriormente la temperatura (almeno temporaneamente).
    L'auto porta anche un aumento della polvere e, forse, dell'umidità quando si parcheggia l'auto bagnata dalla pioggia.
    I valori di umidità credo seguano quelli esterni senza grosse differenze.
  • Fattori ergonomici
    Per semplificare l'accessibilità generale ed "il colpo d'occhio" l'altezza da terra del piano del ferro dovra' essere intorno a 145cm. L'altezza di un (eventuale) livello inferiore sarà dettata dagli ingombri massimi in altezza di cui sopra.
  • Capacità costruttive
    Credo di avere buone capacità in campo elettrico ed elettronico (anche se per quest'ultimo credo di essere un po' arrugginito), discrete capacità di falegnameria e un po' inferiori in carpenteria metallica ed in meccanica in generale
    Per quanto riguarda le capacità modellistiche sono un principiante assoluto.
  • Tempo
    Poco, come per molti altri in questo hobby. Ultimamente sono riuscito a ricavare qualche ora il sabato o domenica mattina e qualche mattinata qui e là.
Tipo di plastico e concetto generale

Il motivo per cui ho deciso di dedicarmi a questo hobby e realizzare un plastico penso sia quello comune a molti: sin da bambino mi sono sempre piaciuti molto i "trenini" ed ogni volta che potevo collegavo i binari e facevo girare i treni. Poi per molto tempo ho messo letteralmente in soffitta tutto quanto e dopo molti hanni è rinata la passione.
Ora, però, alla passione per i treni modello si aggiunge anche l'interesse per la progettazione, tutti gli aspetti legati alla costruzione del plastico: dal telaio ai paesaggi, dai binari all'invecchiamento dei rotabili. Ovviamente mi interessa molto anche tutta la parte elettrica/elettronica in particolare tutto quello riguarda il controllo digitale ed i sistemi di automazione in generale.
Ultimo ma non ultimo, da quando mi sono riavvicinato a questo hobby, ho scoperto i concetti dell'esercizio realistico di una ferrovia modello e tutto il divertimento che si può trarre da un plastico oltre alla costruzione dello stesso.
Sintetizzando i punti principali del progetto direi (non in ordine di importanza e sicuramente dimenticandone qualcuno):
  • switching piuttosto che mainline operations
  • (per ora) un solo operatore, per ora non ho amici nelle vicinanze appassionati a questo hobby
  • sessioni operative non completamente formali (visto che probabilmente sarò solo)
  • traffico non particolarmente intenso, considerando anche che potrei essere il solo operatore
  • non so ancora decidere il tipo di controllo del traffico, anche perché potrebbe dipendere dal luogo finale di ambientazione e forse dal periodo
  • vorrei raggiungere un buon livello di dettaglio, cercando di avvicinarmi ad una rappresentazione realistica del prototipo. Però, considerando anche che sono un principiante, non pretendo di raggiungere livelli estremi di dettaglio. Quello che vorrei ottenere è un buon equilibrio tra il realismo della parte scenica e quello dell'esercizio realistico
  • mi piacerebbe sfruttare questo hobby anche per migliorare e conoscere di più il mondo e l'arte della fotografia, in questo caso applicata al modellismo
  • anche se ho pensato di costruire il telaio portante in sezioni o moduli non penso di costruire un plastico modulare. Tantomeno vedo la possibilità di traslocare o spostare il plastico in un altro luogo. Piuttosto, mi piacerebbe dedicarmi ai plastici modulari avvicinandomi a gruppi tipo FREMO che, oltretutto, hanno un punto focale nell'esercizio realistico. Ma questo è un altro discorso.
Preferenze modellistiche
  • Scala N.
    Anche se inizialmente pensavo alla scala HO per motivi "storici", la scala N mi permette molto più tracciato ed un maggiore equilibrio tra paesaggio e tracciato. Inoltre, non me ne vogliano i sostenitori delle altre scale, sembra che la scala N sia particolarmente votata per l'esercizio realistico.
  • Raggio minimo e numero minimo degli scambi
    Chiaramente, il raggio più ampio possibile. Probabilmente saranno presenti carri merce da almeno 50', 60' o anche più. Le locomotive immagino saranno tutte diesel da 4 o 6 assi. Quindi per cercare di avere un aspetto realistico vorrei curve da almeno 17.5" di raggio, meglio 20". Quasi sicuramente questi raggi saranno troppo ampi per avere cappi di ritorno o elicoidali. Per questi una misura più realistica sembra essere attorno ai 16.25".
    Stesso discorso per il numero degli scambi che vorrei tenere almeno a #8 sulla linea principale e #6 negli scali e aree nascoste
  • Binari e/o scambi costruiti a mano o di produzione commerciale
    Onestamente mi piacerebbe molto costruirmi almeno gli scambi se non anche i binari. Questo però si scontra con la mia totale inesperienza e con il fatto che i tempi tenderebbero ad allungarsi molto. Sono veramente molto attratto dai prodotti Fast Track per l'autocostruzione di binari, scambi e quant'altro.
    In caso di utilizzo di prodotti commerciali vorrei scegliere binari flessibili Micro Engineering cod. 55 per le linee principali e cod. 40 per gli scali. Scambi e incroci Atlas cod. 55.
  • Controllo delle locomotive
    Se c'è una cosa su cui sono sicuro questa è: controllo digitale DCC a standard NMRA per le locomotive.
    Invece, non ho ancora deciso se userò il DCC anche per il controllo di scambi, accessori e quant'altro. Sicuramente vorrei utilizzare software come JMRI per il controllo e soprattutto la programmazione dei decoder tramite computer.
    Un'altra possibilità che mi interessa è l'autocostruzione della centrale di controllo DCC invece dell'acquisto di una commerciale. Anche questa strada, benché divertente, rallenterebbe molto i tempi e forse non risulterebbe molto più economica della soluzione commerciale. Essendo totalmente sprovvisto di qualsiasi strumento elettronico anche il più semplice sarei costretto a comprare un bel po' di attrezzatura.
    Riguardo ai prodotti commerciali mi sembrano molto buoni NCE, Lenz e Zimo.
  • Modo di realizzazione
    Anche se mi piacerebbe poter costruire tutto il plastico in una sola volta so benissimo che non ci riuscirei e non ne avrei il tempo. Quindi penso seguirò una costruzione per gradi.
Plastico e stile delle operazioni
  • Mi piacerebbe avere possibilità di far girare in continuo i convogli anche se non è un requisito fondamentale. Forse perchè sono decenni che "non faccio girare un treno" un poco di voglia c'è. So, peraltro, che prima o poi mi stancherei di avere soltanto questo.
  • Preferirei non veder passare il solito treno più volte per la stessa scena/area
  • Preferirei un tracciato con un ordine lineare delle varie scene ed una connessione con un'altra linea, ad esempio quella principale
  • Il plastico avrà forma ad "U" con piani di 40-50cm di profondita' che corrono lungo le pareti laterali e quella di fondo (dove c'e' la porta del vano scale) ed eventualmente una piccola penisola centrale. Ai due estremi della U i piani possono allargarsi per permettere cappi di ritorno e/o elicoidali e/o maggiore area per tracciato e paesaggio.
  • Potendo vorrei sfruttare i vantaggi di un plastico a due livelli che permette un uso più efficiente dello spazio disponibile
  • La connessione tra i due (eventuali) livelli al momento resta da definire. Una elicoidale potrebbe essere la soluzione più ovvia ma gli spazi ristretti impongono un raggio non molto ampio, con tutte le conseguenze del caso: pendenze piuttosto elevate accentuate da raggi di curvatura non troppo ampi.
    Il passaggio da un livello all'altro tramite un tratto "continuo" (in pratica una lunga elicoidale) sarebbe un'alternativa ma resta da verificarne la fattibilità date le dimensioni molto limitate in cui mi devo muovere.
  • Una zona di staging nascosta è fondamentale, possibilmente con ingresso da ambo i lati (double-ended staging). Vorrei evitare lo staging con una sola entrata/uscita.
    La zona di staging dovrebbe essere nascosta, o meglio senza paesaggio, ma raggiungibile. In caso di plastico su due livelli potrebbe essere (parte del) il livello inferiore.
    Considerando che sarò l'unico operatore la staging yard verrebbe preparata prima delle sessioni operative, non una staging attiva.
    Mi piacerebbe, ad esempio, avere una staging yard a due entrate che rappresentano in nord/ovest ed il sud/est del plastico avendo così contemporaneamente un tracciato punto-a-punto ma anche continuo.
  • La giunzione/connession con una linea principale potrebbe avere uno scalo per lo scambio di carri tra le tratte.
    Mi piacerebbe anche avere uno scalo di classificazione ma, temo che con le dimensioni ridotte del plastico, sarebbe poco realistico o sproporzionato rispetto al resto. Magari potrei trovare un tipo di scalo diverso che permetta comunque un po' di manovre.
  • Non ho ancora definito dettagli come ad esempio capacità della staging yard, numero di treni da operare in una sessione tipo, ecc.
    Vorrei poter avere una lunghezza tipica dei convogli di almeno 12-15 carri piu' locomotiva e, se necessario, caboose. Questo per avere una lunghezza abbastanza realistica dei convogli considerando che, nel periodo che vorrei rappresentare, i prototipi avevano convogli decisamente più lunghi (almeno credo).
    Sarebbe anche richiesto avere una distanza tra le "scene" principali di almeno un convoglio in modo da non avere la locomotiva in una scena ed il caboose ancora in quella precedente.
Operazioni
  • Il movimento dei treni sul plastico dovrebbe seguire dei movimenti precisi, motivati anche se non troppo formali, specialmente quando opererò da solo. Talvolta sarebbe bello poter operare in modo formale seguendo un qualche tipo di schema o metodo simile a quello utilizzato nei prototipi.
    Un'altra possiblità, forse, potrebbe essere quella di sostituire altri operatori con movimenti programmati ed eseguiti in automatico da computer e contemporaneamente operare altri teni. Però, credo che questo comporti una notevole complicazione nei sistemi di controllo ed automazione del plastico e tempi realizzativi molto più lunghi. Di positivo porterebbe altro divertimento di tipo "costruttivo" e di programmazione.
    Sporadicamente, almeno i primi tempi, operazioni di tipo "far girare i treni" potrebbero essere piacevoli.
  • Tra i tipi di operazioni che preferisco includerei: movimentazione negli scali e presso industrie, brevi percorsi "locali", prevalentemente merci e qualche convoglio passeggeri.
  • Come già scritto prevedo che il più delle volte sarò il solo operatore. Mi piacerebbe avere il posto per un altro operatore. Di più credo sia fisicamente impossibile.
    La comunicazione gli operatori sarà sicuramente "a voce" visto che al massimo la distanza sarà attorno ai 70cm.
  • Non ho deciso nessun metodo per il movimento dei carri, anche perché ad ora ne ho soltanto una vaga conoscenza e non ho mai sperimentato "dal vivo" nessuno di essi.
  • Riguardo al tipo di industrie da rappresentare e servire con la ferrovia ho soltanto vaghe idee. In parte dipenderà anche dal luogo (anche in se non proprio preciso ma almeno la zona geografica) che intendo rappresentare e le attività industriali e produttive tipiche della zona. In generale mi piacciono le vetrerie, industrie conserviere, metalmeccaniche ma soprattuto i porti mercantili. Anche il traffico passeggeri "locale" di tipo pendolare mi interessa.
Stato attuale

Ad oggi ho liberato il garage da un sacco di cianfrusaglie, ho rifatto l'impianto elettrico che faceva pena, ho sistemato un po' i muri per eliminare il piu' possibile problemi di umidità dal pavimento ed infine ho costruito le prime tre sezioni del telaio (due da 135x36cm lungo le pareti laterali e quella sulla parete di fondo da 170x50cm) per verificare in pratica il funzionamento del sistema di sollevamento a soffitto che ho pensato.

Progetto telaio, versione 2

Versione aggiornata del progetto del telaio modificato in seguito a quanto emerso durante la costruzione delle prime tre sezioni, quelle evidenziate in giallo.



La lunghezza delle gambe e le dimensioni delle due sezioni di testa più larghe probabilmente non saranno quelle finali.

23 February 2009

Costruzione telaio, parte 4

Fine settimana interlocutorio, questa volta.

In settimana ho comprato un paio di carrucole, della corda in polipropilene da 4mm, due anelli di sostegno e qualche altro accessorio per provare il sistema di sollevamento.
Mi ero quindi proposto di verificarne il funzionamento durante il fine settimana ma non sono riuscito a fare una prova convincente.

Ho dovuto prima di tutto modificare i punti di fissaggio al telaio delle staffe dei carrelli scorrevoli per risolvere il seguente problema:
l'ultima sezione del telaio che ho costruito si accosta troppo alla parete laterale e la gamba di sostegno tocca il muro. Ho provato, quindi, a ruotare leggermente tutto il telaio in modo da guadagnare lo spazio necessario e, forse, allineare meglio il telaio rispetto alle pareti laterali.
Sono riuscito ad ottenere un miglioramento ma in compenso ho scoperto che il fissaggio delle gambe al telaio tramite bulloni e dadi non funziona.



Una volta che il telaio è fissato alle guide scorrevoli (tramite i bulloni indicati dalle frecce B) diventa impossibile sfilare i bulloni (indicati dalla freccia A) e smontare le gambe.
Per questo ho modificato il progetto fissando un pezzetto di legno da 4x2cm, lungo 6cm alle gambe come staffa di sostegno in modo che faccia da supporto al telaio, quindi ho fissato il telaio alle gambe con delle viti a legno. In pratica il peso del telaio viene distribuito alle gambe tramite tramite le nuove staffe mentre le viti di fissaggio servono soltanto a tenere unito il tutto.
In questo modo è molto più facile smontare le gambe dal telaio svitando le due viti di fissaggio.

Poi, ho tagliato all'altezza prevista due delle quattro gambe già montate e vi ho fissato una staffa in acciaio zincato che servirà da punto di aggancio delle corde di sollevamento.

Inifine, ho fissato temporaneamente a soffitto un anello di sostegno in corrispondenza di una gamba. Agganciata una carrucola a soffitto ho fatto una velocissima prova di sollevamento e... qualcosa si muove.

Alla luce delle prove e verifiche ho visto che:
  • le staffe di fissaggio dei carrelli scorrevoli e' meglio ancorarle al telaio soltanto tramite due bulloni e dadi, senza nessuna vite a legno
  • le staffe di fissaggio dei carrelli devono poter scorrere in senso orizzontale sul telaio in modo da avere un po' di movimento in fase di fissaggio e poter adattare la posizione del telaio rispetto alle guide. Per questo i fori nel telaio dove passano i bulloni di ancoraggio dovranno essere in realtà delle asole
  • la lunghezza delle gambe potrebbe ridursi rispetto al progetto iniziale in modo da lasciare spazio a carrucola ed anello di sostegno a soffitto rispettando l'altezza finale a cui sollevare il telaio. Questo potrebbe creare qualche problema al pannello di sfondo del plastico che potrebbe avere meno spazio per il fissaggio sulle gambe e/o scontrarsi con il sistema di sollevamento
  • le carrucole, quando sollecitate dal tratto di corda che scorre parallelamente al soffitto per arrivare dal lato del bandone d'ingresso, tendono a porsi a 45 gradi rispetto alla verticale e contemporaneamente a spostarsi verso la direzione della corda. Questo richiede uno spostamento nel verso opposto degli anelli di fissaggio a soffitto in modo da compensare la rotazione/spostamento delle carrucole ed avere il tratto di corda in verticale che si fissa alla gambe il piu' possibile verticale. Ciò causa il fatto che per le due carrucole delle gambe sulla parete di fondo non sarà possibile compensare totalmente questo spostamento, per la presenza della parete di fondo stessa, e quindi le corde di queste due carrucole non potranno essere perfettamente verticali. Forse questo disegno spiega meglio il problema


In conclusione, ancora un bel po' di lavoro e di verifiche da fare prima di poter dare l'OK definitivo al sistema di sollevamento e procedere oltre con la fase di progettazione del layout e la costruzione delle altre sezioni.

21 February 2009

Joe Fugate's DVD

Mi sono arrivati in settimana i cinque DVD che avevo ordinato su Model Trains Video contenenti la descrizione del plastico Siskiyou Line di Joe Fugate dalla progettazione fino alla costruzione degli ultimi particolari.

In rete ho letto molte recensioni positive di tutta la serie di DVD e quindi decisi di acquistarli. Ora non resta che guardarli e studiarli. Cercherò quanto prima di fare un breve resoconto delle mie impressioni.

15 February 2009

Costruzione telaio, parte 3

Continua la fase di costruzione del telaio per il livello inferiore.

Qualche giorno fa ho comprato ancora un po di tavole di abete piallato da 60x20mm per l'assemblaggio delle altre sezioni del telaio. Infatti, ho deciso di procedere con la costruzione di almeno un'altra sezione prima di procedere con il sistema di sollevamento perche' volevo verificare le dimensioni di quest'ultima sezione e i problemi di assemblaggio delle varie parti e delle gambe, nonché il fissaggio ai carrelli di scorrimento.

Per prima cosa, però, ho montato i piedini regolabili sulle gambe già costruite e sulle due da montare sulla nuova sezione. Ho seguito lo stesso metodo utilizzato da Paolo per la costruzione delle gambe del suo modulo FREMO. Durante la settimana ho acquistato alcuni piedini regolabili con la loro bussola per il montaggio nelle gambe di legno.

Quindi sono passato alla costruzione della terza sezione, praticamente speculare rispetto a quella sul lato opposto della stanza. Come descritto nel post precedente questa sezione è più profonda di 3cm, cioè 39cm in tutto. Il procedimento che ho seguito è lo stesso che per le altre sezioni con giunti di testa, traversa di rinforzo a metà e tirante obliquo per tenere in squadra il tutto.



Poi ho praticato i fori per i due bulloni da 8mm necessari ad unire assieme il tutto e fatto una prova nella posizione definitiva per verificare le dimensioni. Temo che la profondità di quest'ultima sezione sia troppa e non ci sia abbastanza spazio per le gambe lungo questa parete. Forse sarà necessario accorciare le traverse di un centimetro scendendo alla profondità di 38cm complessivi.



Però, per completare le prove, ho continuato con il montaggio delle staffe di fissaggio ai carrelli scorrevoli e le gambe su questa sezione del telaio. Come anticipato questa sezione risulta troppo profonda e la gamba da fissare lungo la parete laterale entra appena tra muro e sezione tanto che il bullone di fissaggio tocca l'intonaco della parete. Il prossimo passo, qundi, sarà quello di accorciare la profondità a 38cm smontando la sezione e tagliando le teste e la traversa di rinforzo.



Qualche altra foto del risultato ed di alcuni dettagli costruttivi.







Come si vede le gambe devono ancora essere fissate con qualcosa che le tenga in squadra rispetto alle sezioni del telaio. Inoltre le sezioni sulle pareti laterali flettono verso il basso perché sostenute soltanto dalle gambe lungo le pareti. Poiché non è possibile inserire delle squadre di sostegno sotto alle sezioni dovrò probabilmente aggiungere delle gambe sul lato interno delle sezioni. Queste gambe verranno poi ruotate e fissate in orizzontale sotto al telaio quando viene rialzato a soffitto.

08 February 2009

Costruzione telaio, parte 2

Il telaio comincia a muovere i primi passi...

Ma andiamo per ordine.
Approfittando di un poco più di tempo del solito ho portato avanti i lavori di costruzione del telaio. La cosa più importante che volevo verificare era vedere se in realtà l'idea delle guide scorrevoli, dei montanti e del telaio così come concepita poteva funzionare.

Quindi, dopo aver unito assieme i primi due "moduli" del livello inferiore del telaio ho fissato le prime due gambe. Ho usato un bullone con dado da 8mm di diametro ed una coppia di rondelle in modo da facilitare le operazione di montaggio e smontaggio. Per il momento ho usato una vite a legno per tenere in squadra le gambe rispetto al telaio. Penso però che la soluzione finale sarà usare un tirante a 45° sicuramente più robusto.



Sostenuto da un paio di cavalletti ho avvicinato i due moduli alle guide scorrevoli a muro in modo da poter prendere le misure esatte di dove fissare le staffe da agganciare poi ai carrelli. Fissate anche le staffe ho fatto la prova generale.



Il risultato è piuttosto buono, il tutto sembra funzionare ma ci sono alcuni punti da valutare attentamente:
  1. molto probabilmente serviranno anche delle gambe sul lato "interno" del telaio. Quelle esterne che scorrono vicino alle pareti perimetrali temo non riescano a sostenere correttamente il telaio nelle parti più sporgenti, come ad esempio la penisola centrale
  2. il fissaggio delle staffe ai carrelli scorrevoli non è affatto facile e quando ci sarà anche il livello superiore potrebbe essere impossibile arrivare a stringere i dadi per fissarle ai carrelli
  3. sull'angolo opposto a quello creato dalle due sezioni già costruite sembra esserci più spazio del previsto. Almeno 3cm in più considerando che le guide di scorrimento e le staffe di fissaggio sporgono circa 5cm dalla parete. Allargando la profondità delle due sezioni da questo lato diventerebbero di 43cm.
Finite queste prove sono passato al fissaggio delle restanti tre guide di scorrimento. Quella nella spallina della porta d'ingresso è stata accorciata a 195cm per via delle tubazioni presenti vicino al soffitto.



A questo punto mi resta da decidere se è meglio procedere con la costruzione dell'altra sezione di telaio collegata a quella della parete di fondo in modo da poter fare un'altra prova di funzionamento, oppure cominciare a costruire il sistema di sollevamento a carrucule per verificarne la realizzabilità e i problemi.
Per entrambe ci sono pro e contro: la prima mi permetterebbe di provare una parte di telaio che sta in piedi autonomamente ma creerebbe sicuramente maggiori problemi di spazio aumentando le parti da tenere smontate; la seconda permetterebbe da subito di verificare la funzionalità del sollevamento ma rallenta i tempi di costruzione del telaio.

Ultimo punto, devo anche decidere se verniciare il telaio e come. Considerando le notevoli escursioni termiche e di umidità forse un finitura con una vernice di fondo per legno ed una verniciatura protettiva potrebbe essere utile.

01 February 2009

Costruzione telaio, parte 1

In settimana ho trovato un po' di tempo per acquistare parte del legno necessario alla costruzione del telaio. Fortunatamente, vicino a casa c'è una segheria molto fornita che mi ha preparato i pezzi richiesti in un quarto d'ora. Caricate le assi in auto in meno di mezz'ora avevo già sistemato tutto in garage.

Ho comprato alcune assi da 60x20 mm per i riquadri esterni dei vari moduli del telaio, alcune da 38x38mm per le gambe ed alcune da 20x20mm per squadrette ed altre parti leggere. Avevo in precedenza acquistato altre assi da 40x20mm.



Sulla base dello schema del progetto i moduli saranno di varie lunghezze e altezza 60mm mentre i giunti e tiranti interni di rinforzo saranno da 40mm e 20mm. I moduli sono assemblati con giunzioni "di testa" per minimizzare l'altezza del telaio e poter sfruttare il più possibile la poca distanza disponibile tra i due livelli del plastico.

Ho iniziato a costrurire il modulo del livello inferiore che andrà sulla parete di fondo, quella della porta di ingresso, più profondo degli altri moduli. A lavoro finito il piano di questo modulo risulterà di 50cm di profondità.



Con l'aiuto di morsetti a squadra ho cominciato la costruzione fissando i giunti di testa con tre viti da legno da 4x50mm. Prima di avvitare le viti ho praticato dei fori "guida" in modo che la vite non crepi le varie parti. Non ho usato colla, almeno per il momento, perché voglio verificare il risultato una volta asseblati i vari moduli e lasciarmi la possibilità di svitare e smontare il tutto senza rischiare di rompere delle parti. Se il risultato non sarà sufficientemente rigido e stabile aggiungerò la colla smontando e rimontando il tutto.



Questo è il primo modulo completato con un rinforzo centrale da 40x20mm. A questo punto mi sono accorto che le giunzioni non erano a squadra e quindi ho aggiunto dei tiranti da 20x20mm fissati a 45° che hanno risolto il problema ed irrobustito notevolmente l'intero modulo.



Il secondo modulo è uno dei due moduli del livello inferiore della parte destra del plastico (dando le spalle al bandone di entrata del garage). E' più corto e meno profondo del primo. A lavoro finito la profondità di questo modulo sarà di 40cm.

Procedendo allo stesso modo ho finito anche il secondo modulo. Date le dimensioni minori è stato sufficiente un solo tirante a 45° per tenere a squadra gli angoli ed irrobustire il tutto.



Infine ho unito temporaneamente i due moduli con dei morsetti secondo lo schema del progetto ed ho praticato i fori da 8mm di diametro per fissare assieme i moduli con dadi e bulloni.