28 February 2009

Il progetto, versione 2

Seguendo i suggerimenti molto utili presentati in questi due post (uno e due) e molti altri articoli su questo argomento (in parte presenti anche come riferimenti nei post stessi) ho provato a buttare giù una descrizione del progetto che vorrei realizzare.
Come si intuisce dal titolo si tratta della seconda versione del progetto. La prima, che ho già presentato in un post precedente, risulta evidentemente troppo sintetica, non dettagliata e prematura.

Visione del plastico

Il plastico che vorrei realizzare dovrebbe rappresentare un tratto di una linea secondaria che serve un distretto o area industriale e/o produttiva in una zona collinare della parte occidentale degli USA, collegata ad una linea principale con una giunzione o intersezione.
Il tipo di traffico è prevalentemente merci con qualche convoglio passeggeri che, per esempio, attraversa l'area rappresentata per raggiungere altre località.
Vorrei privilegiare l'operatività realistica del plastico piuttosto che l'attenzione estrema ai dettagli scenici e di paesaggio. Comuque questi ultimi dovrebbero mantenere un buon livello ed intonarsi con gli aspetti realistici dell'esercizio.

Prototipo

Il plastico dovrebbe rappresentare con un buon livello un prototipo reale. In questa fase del progetto non ho ancora individuato un preciso prototipo che voglio rappresentare e potrei rappresentare un prototipo immaginario ma molto realistico (quello che credo si definisca con prototype freelanced layout).
Anche la scelta del periodo temporale non è ancora ben definita se non che dovrebbe essere compresa tra la fine degli anni '70 ed i giorni nostri.

Opportunità e difficoltà
  • Spazio disponibile.
    Come ho descritto ampiamente in vari post precedenti il plastico sarà costruito in garage. Esso è pressoché a pianta rettangolare, ha una larghezza di circa 265cm, una profondità di 470cm ed un'altezza di 245cm.
    Anche con il plastico dovrà esser possibile parcheggiare l'auto in garage. Questo comporta una serie (notevole) di vincoli fisici che ho già descritto in precedenza e che si traducono in un telaio portante piuttosto complesso.
    Ne riassumo i punti principali:
    • telaio sollevabile a soffitto tramite sistema di cavi e carrucole di sollevamento e contollato nel movimento tramite guide con carrelli scorrevoli fissate a parete
    • squadre di sostegno fissate alle pareti, quando il telaio è alzato a soffitto, per non gravare il peso sui cavi di sollevamento
    • gambe fissate ai lati del telaio lungo le pareti per sostenerlo alla giusta altezza quando in posizione "d'uso", nella parte superiore della gambe sono fissati i cavi di sollevamento
    • gambe supplementari sui lati "interni" del telaio che vengono ripiegate sotto il telaio stesso quando sollevato a soffitto
    • altezza minima del telaio quando sollevato a soffitto di 180cm
    Ne deriva che lo spazio massimo teorico in altezza occupabile dal plastico è di 65cm che per precauzione devo ridurre a 50cm.
    Su una delle due pareti lunghe 265cm c'è l'entrata dell'auto con una saracinesca basculante che, quando aperta, riduce la profondità disponibile ad un massimo di 340cm, perchè quando il telaio è sollevato a soffitto la saracinesca deve potersi aprire normalmente.
    Sulla parete opposta sempre da 265cm c'è una porta di entrata dal vano scale del palazzo, larga 80cm ed alta 200cm. La porta è a circa 33cm dalla parete laterale sinistra guardando dall'entrata dell'auto.
    Su questa stessa parete, nell'angolo con il soffitto, ci sono due tubazioni che corrono per tutta la lunghezza del garage e riducono ulteriormente lo spazio disponibile di circa 23cm dal soffitto e 25cm dalla parete.
  • Fattori ambientali
    Il garage non è riscaldato ne condizionato. Le escursioni termiche, pur non essendo pari a quelle esterne, sono piuttosto elevate. Non ho stime precise ma si va dai 5 gradi quando fuori è gelato (-4/-5 gradi) ad almeno 30 gradi nei periodi più caldi dell'estate. In questo periodo si aggiunge anche il calore prodotto dall'auto appena "usata" che fa salire ulteriormente la temperatura (almeno temporaneamente).
    L'auto porta anche un aumento della polvere e, forse, dell'umidità quando si parcheggia l'auto bagnata dalla pioggia.
    I valori di umidità credo seguano quelli esterni senza grosse differenze.
  • Fattori ergonomici
    Per semplificare l'accessibilità generale ed "il colpo d'occhio" l'altezza da terra del piano del ferro dovra' essere intorno a 145cm. L'altezza di un (eventuale) livello inferiore sarà dettata dagli ingombri massimi in altezza di cui sopra.
  • Capacità costruttive
    Credo di avere buone capacità in campo elettrico ed elettronico (anche se per quest'ultimo credo di essere un po' arrugginito), discrete capacità di falegnameria e un po' inferiori in carpenteria metallica ed in meccanica in generale
    Per quanto riguarda le capacità modellistiche sono un principiante assoluto.
  • Tempo
    Poco, come per molti altri in questo hobby. Ultimamente sono riuscito a ricavare qualche ora il sabato o domenica mattina e qualche mattinata qui e là.
Tipo di plastico e concetto generale

Il motivo per cui ho deciso di dedicarmi a questo hobby e realizzare un plastico penso sia quello comune a molti: sin da bambino mi sono sempre piaciuti molto i "trenini" ed ogni volta che potevo collegavo i binari e facevo girare i treni. Poi per molto tempo ho messo letteralmente in soffitta tutto quanto e dopo molti hanni è rinata la passione.
Ora, però, alla passione per i treni modello si aggiunge anche l'interesse per la progettazione, tutti gli aspetti legati alla costruzione del plastico: dal telaio ai paesaggi, dai binari all'invecchiamento dei rotabili. Ovviamente mi interessa molto anche tutta la parte elettrica/elettronica in particolare tutto quello riguarda il controllo digitale ed i sistemi di automazione in generale.
Ultimo ma non ultimo, da quando mi sono riavvicinato a questo hobby, ho scoperto i concetti dell'esercizio realistico di una ferrovia modello e tutto il divertimento che si può trarre da un plastico oltre alla costruzione dello stesso.
Sintetizzando i punti principali del progetto direi (non in ordine di importanza e sicuramente dimenticandone qualcuno):
  • switching piuttosto che mainline operations
  • (per ora) un solo operatore, per ora non ho amici nelle vicinanze appassionati a questo hobby
  • sessioni operative non completamente formali (visto che probabilmente sarò solo)
  • traffico non particolarmente intenso, considerando anche che potrei essere il solo operatore
  • non so ancora decidere il tipo di controllo del traffico, anche perché potrebbe dipendere dal luogo finale di ambientazione e forse dal periodo
  • vorrei raggiungere un buon livello di dettaglio, cercando di avvicinarmi ad una rappresentazione realistica del prototipo. Però, considerando anche che sono un principiante, non pretendo di raggiungere livelli estremi di dettaglio. Quello che vorrei ottenere è un buon equilibrio tra il realismo della parte scenica e quello dell'esercizio realistico
  • mi piacerebbe sfruttare questo hobby anche per migliorare e conoscere di più il mondo e l'arte della fotografia, in questo caso applicata al modellismo
  • anche se ho pensato di costruire il telaio portante in sezioni o moduli non penso di costruire un plastico modulare. Tantomeno vedo la possibilità di traslocare o spostare il plastico in un altro luogo. Piuttosto, mi piacerebbe dedicarmi ai plastici modulari avvicinandomi a gruppi tipo FREMO che, oltretutto, hanno un punto focale nell'esercizio realistico. Ma questo è un altro discorso.
Preferenze modellistiche
  • Scala N.
    Anche se inizialmente pensavo alla scala HO per motivi "storici", la scala N mi permette molto più tracciato ed un maggiore equilibrio tra paesaggio e tracciato. Inoltre, non me ne vogliano i sostenitori delle altre scale, sembra che la scala N sia particolarmente votata per l'esercizio realistico.
  • Raggio minimo e numero minimo degli scambi
    Chiaramente, il raggio più ampio possibile. Probabilmente saranno presenti carri merce da almeno 50', 60' o anche più. Le locomotive immagino saranno tutte diesel da 4 o 6 assi. Quindi per cercare di avere un aspetto realistico vorrei curve da almeno 17.5" di raggio, meglio 20". Quasi sicuramente questi raggi saranno troppo ampi per avere cappi di ritorno o elicoidali. Per questi una misura più realistica sembra essere attorno ai 16.25".
    Stesso discorso per il numero degli scambi che vorrei tenere almeno a #8 sulla linea principale e #6 negli scali e aree nascoste
  • Binari e/o scambi costruiti a mano o di produzione commerciale
    Onestamente mi piacerebbe molto costruirmi almeno gli scambi se non anche i binari. Questo però si scontra con la mia totale inesperienza e con il fatto che i tempi tenderebbero ad allungarsi molto. Sono veramente molto attratto dai prodotti Fast Track per l'autocostruzione di binari, scambi e quant'altro.
    In caso di utilizzo di prodotti commerciali vorrei scegliere binari flessibili Micro Engineering cod. 55 per le linee principali e cod. 40 per gli scali. Scambi e incroci Atlas cod. 55.
  • Controllo delle locomotive
    Se c'è una cosa su cui sono sicuro questa è: controllo digitale DCC a standard NMRA per le locomotive.
    Invece, non ho ancora deciso se userò il DCC anche per il controllo di scambi, accessori e quant'altro. Sicuramente vorrei utilizzare software come JMRI per il controllo e soprattutto la programmazione dei decoder tramite computer.
    Un'altra possibilità che mi interessa è l'autocostruzione della centrale di controllo DCC invece dell'acquisto di una commerciale. Anche questa strada, benché divertente, rallenterebbe molto i tempi e forse non risulterebbe molto più economica della soluzione commerciale. Essendo totalmente sprovvisto di qualsiasi strumento elettronico anche il più semplice sarei costretto a comprare un bel po' di attrezzatura.
    Riguardo ai prodotti commerciali mi sembrano molto buoni NCE, Lenz e Zimo.
  • Modo di realizzazione
    Anche se mi piacerebbe poter costruire tutto il plastico in una sola volta so benissimo che non ci riuscirei e non ne avrei il tempo. Quindi penso seguirò una costruzione per gradi.
Plastico e stile delle operazioni
  • Mi piacerebbe avere possibilità di far girare in continuo i convogli anche se non è un requisito fondamentale. Forse perchè sono decenni che "non faccio girare un treno" un poco di voglia c'è. So, peraltro, che prima o poi mi stancherei di avere soltanto questo.
  • Preferirei non veder passare il solito treno più volte per la stessa scena/area
  • Preferirei un tracciato con un ordine lineare delle varie scene ed una connessione con un'altra linea, ad esempio quella principale
  • Il plastico avrà forma ad "U" con piani di 40-50cm di profondita' che corrono lungo le pareti laterali e quella di fondo (dove c'e' la porta del vano scale) ed eventualmente una piccola penisola centrale. Ai due estremi della U i piani possono allargarsi per permettere cappi di ritorno e/o elicoidali e/o maggiore area per tracciato e paesaggio.
  • Potendo vorrei sfruttare i vantaggi di un plastico a due livelli che permette un uso più efficiente dello spazio disponibile
  • La connessione tra i due (eventuali) livelli al momento resta da definire. Una elicoidale potrebbe essere la soluzione più ovvia ma gli spazi ristretti impongono un raggio non molto ampio, con tutte le conseguenze del caso: pendenze piuttosto elevate accentuate da raggi di curvatura non troppo ampi.
    Il passaggio da un livello all'altro tramite un tratto "continuo" (in pratica una lunga elicoidale) sarebbe un'alternativa ma resta da verificarne la fattibilità date le dimensioni molto limitate in cui mi devo muovere.
  • Una zona di staging nascosta è fondamentale, possibilmente con ingresso da ambo i lati (double-ended staging). Vorrei evitare lo staging con una sola entrata/uscita.
    La zona di staging dovrebbe essere nascosta, o meglio senza paesaggio, ma raggiungibile. In caso di plastico su due livelli potrebbe essere (parte del) il livello inferiore.
    Considerando che sarò l'unico operatore la staging yard verrebbe preparata prima delle sessioni operative, non una staging attiva.
    Mi piacerebbe, ad esempio, avere una staging yard a due entrate che rappresentano in nord/ovest ed il sud/est del plastico avendo così contemporaneamente un tracciato punto-a-punto ma anche continuo.
  • La giunzione/connession con una linea principale potrebbe avere uno scalo per lo scambio di carri tra le tratte.
    Mi piacerebbe anche avere uno scalo di classificazione ma, temo che con le dimensioni ridotte del plastico, sarebbe poco realistico o sproporzionato rispetto al resto. Magari potrei trovare un tipo di scalo diverso che permetta comunque un po' di manovre.
  • Non ho ancora definito dettagli come ad esempio capacità della staging yard, numero di treni da operare in una sessione tipo, ecc.
    Vorrei poter avere una lunghezza tipica dei convogli di almeno 12-15 carri piu' locomotiva e, se necessario, caboose. Questo per avere una lunghezza abbastanza realistica dei convogli considerando che, nel periodo che vorrei rappresentare, i prototipi avevano convogli decisamente più lunghi (almeno credo).
    Sarebbe anche richiesto avere una distanza tra le "scene" principali di almeno un convoglio in modo da non avere la locomotiva in una scena ed il caboose ancora in quella precedente.
Operazioni
  • Il movimento dei treni sul plastico dovrebbe seguire dei movimenti precisi, motivati anche se non troppo formali, specialmente quando opererò da solo. Talvolta sarebbe bello poter operare in modo formale seguendo un qualche tipo di schema o metodo simile a quello utilizzato nei prototipi.
    Un'altra possiblità, forse, potrebbe essere quella di sostituire altri operatori con movimenti programmati ed eseguiti in automatico da computer e contemporaneamente operare altri teni. Però, credo che questo comporti una notevole complicazione nei sistemi di controllo ed automazione del plastico e tempi realizzativi molto più lunghi. Di positivo porterebbe altro divertimento di tipo "costruttivo" e di programmazione.
    Sporadicamente, almeno i primi tempi, operazioni di tipo "far girare i treni" potrebbero essere piacevoli.
  • Tra i tipi di operazioni che preferisco includerei: movimentazione negli scali e presso industrie, brevi percorsi "locali", prevalentemente merci e qualche convoglio passeggeri.
  • Come già scritto prevedo che il più delle volte sarò il solo operatore. Mi piacerebbe avere il posto per un altro operatore. Di più credo sia fisicamente impossibile.
    La comunicazione gli operatori sarà sicuramente "a voce" visto che al massimo la distanza sarà attorno ai 70cm.
  • Non ho deciso nessun metodo per il movimento dei carri, anche perché ad ora ne ho soltanto una vaga conoscenza e non ho mai sperimentato "dal vivo" nessuno di essi.
  • Riguardo al tipo di industrie da rappresentare e servire con la ferrovia ho soltanto vaghe idee. In parte dipenderà anche dal luogo (anche in se non proprio preciso ma almeno la zona geografica) che intendo rappresentare e le attività industriali e produttive tipiche della zona. In generale mi piacciono le vetrerie, industrie conserviere, metalmeccaniche ma soprattuto i porti mercantili. Anche il traffico passeggeri "locale" di tipo pendolare mi interessa.
Stato attuale

Ad oggi ho liberato il garage da un sacco di cianfrusaglie, ho rifatto l'impianto elettrico che faceva pena, ho sistemato un po' i muri per eliminare il piu' possibile problemi di umidità dal pavimento ed infine ho costruito le prime tre sezioni del telaio (due da 135x36cm lungo le pareti laterali e quella sulla parete di fondo da 170x50cm) per verificare in pratica il funzionamento del sistema di sollevamento a soffitto che ho pensato.

No comments: